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Partita IVA da dipendente senza regime forfettario: come funziona

Partita IVA da dipendente senza regime forfettario: come funziona

❌ Perché non puoi usare il forfettario?

Non tutti possono rientrare nel regime forfettario. Ecco i motivi principali:

  • Il tuo reddito da lavoro dipendente supera i 30.000€ lordi annui.
  • Vuoi fatturare al tuo attuale datore di lavoro (o a uno degli ultimi due anni), per attività simili.
  • Superi gli 85.000€ di ricavi annui complessivi.

In questi casi, l’unica alternativa è il regime ordinario.


📌 Cos’è il regime ordinario?

Il regime ordinario è il regime “standard” per chi apre una partita IVA. È più complesso, ma permette:

  • Detrarre le spese professionali e di gestione
  • Gestire IVA e contabilità in modo completo
  • Operare anche con grandi clienti e strutture

🧮 Come funziona la fiscalità nel regime ordinario

  1. IVA: la devi applicare e versare periodicamente (trimestralmente o mensilmente).
  2. Imposte: paghi IRPEF in base agli scaglioni di reddito (non un’unica tassa fissa come nel forfettario).
  3. Contributi: se sei iscritto alla Gestione Separata INPS, versi il 25,72% circa sui compensi netti.

🔍 Esempio:
Hai 10.000€ di incassi → togli 3.000€ di spese → paghi IRPEF e contributi su 7.000€.


📋 Quando conviene il regime ordinario

  • Hai tante spese deducibili (es. viaggi, software, attrezzature).
  • Vuoi lavorare con clienti strutturati, che richiedono fatture con IVA.
  • Hai già un buon reddito da lavoro dipendente e vuoi integrare con attività professionali scalabili.

⚠️ Attenzione alla contabilità

Nel regime ordinario sei obbligato a:

  • Tenere una contabilità ordinata (registri IVA, fatture, libro giornale se superi certe soglie).
  • Appoggiarti a un commercialista (necessario in quasi tutti i casi).
  • Fare dichiarazioni trimestrali (IVA, ritenute, F24) e annuali.

👉 Costi stimati: tra 800€ e 1.500€/anno solo per la gestione fiscale.


✅ Alternative e consigli

Se il regime ordinario ti sembra complesso, valuta anche:

  • Collaborazioni occasionali (se rientrano nei limiti, max 5.000€/anno): esenti da IVA, ideali per testare un’attività.
  • Associazioni o startup con altri: per condividere costi e responsabilità.
  • Società semplificate (SRLS): per attività strutturate con prospettive di crescita, ma più onerose.

🧠 Domande comuni

➤ Posso avere partita IVA e lavoro da dipendente?
Sì, ma devi gestire separatamente i due redditi, e pagare contributi anche sulla partita IVA.

➤ Devo comunicarlo al mio datore di lavoro?
Solo se previsto dal tuo contratto (es. incompatibilità o conflitto di interessi).

➤ Posso detrarre spese anche se ho già uno stipendio?
Sì, nel regime ordinario puoi dedurre tutte le spese legate all’attività professionale.


📚 Risorse utili


🚀 Conclusione

Anche se non puoi aderire al regime forfettario, puoi comunque avviare un’attività autonoma in parallelo al tuo lavoro da dipendente. Il regime ordinario offre più libertà operativa e vantaggi fiscali, ma richiede più gestione e attenzione.

Hai già un’idea chiara della tua attività? Valuta con un commercialista una strategia su misura: ti aiuta a partire con il piede giusto.

Ideatore di M per MONEY, divulgatore di finanza personale e creatore di contenuti. Credo che ogni euro conti, davvero. Per questo mi impegno ogni giorno a rendere la finanza semplice, concreta e accessibile, senza tecnicismi inutili e senza illusioni. Aiuto le persone a gestire meglio i soldi, fare scelte consapevoli e costruire un futuro più sereno, un euro alla volta. Nel blog troverai idee, strumenti e riflessioni pratiche, spesso ispirate dai video che pubblico su YouTube ma pensate per accompagnarti anche nella lettura. 👉 Scopri di più su di me nella pagina Chi sono oppure iscriviti alla newsletter gratuita per non perderti nulla.