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Regime Ordinario Partita IVA: come funziona, vantaggi e obblighi

Regime Ordinario Partita IVA: come funziona, vantaggi e obblighi

Il regime ordinario è il regime fiscale “standard” per chi ha Partita IVA. A differenza del forfettario, prevede una contabilità più complessa ma offre maggiori possibilità di dedurre spese. Vediamo nel dettaglio come funziona nel 2025.


Quando si applica il regime ordinario

Il regime ordinario è obbligatorio per chi:

  • Ha ricavi/compensi superiori a 85.000 euro/anno
  • Ha optato volontariamente per uscire dal forfettario
  • Svolge attività escluse dal forfettario (es. partecipazione in società, determinati regimi IVA)

Può essere adottato anche da chi fattura meno, se preferisce una gestione fiscale più articolata con deduzione reale delle spese.


Tasse da pagare nel regime ordinario

Chi è in regime ordinario è soggetto a:

  • IRPEF a scaglioni (23% – 43%)
  • Addizionali regionali e comunali
  • IVA (da versare periodicamente)
  • Contributi INPS (in base alla gestione di appartenenza)

IRPEF: come si calcola

L’imponibile IRPEF è dato da:
👉 Ricavi – costi deducibili – contributi INPS

Poi si applicano gli scaglioni IRPEF 2025:

Reddito imponibileAliquota
fino a 28.000 €23%
da 28.001 a 50.000 €35%
oltre 50.000 €43%

IVA: obblighi e scadenze

Nel regime ordinario:

  • Si applica l’IVA in fattura
  • Si detrae l’IVA sugli acquisti
  • Si effettua la liquidazione mensile o trimestrale
  • Si presenta la dichiarazione IVA annuale

Esempio: se incassi 1.000 € + 22% IVA, versi allo Stato 220 € e puoi scalare l’IVA sulle spese (es. 100 € di spese con 22 € IVA → verserai solo 198 €)


Contributi INPS

Professionisti senza cassa:

  • Contribuzione gestione separata: circa 26,07% sul reddito

Artigiani e commercianti:

  • Contributo fisso + contributo percentuale (24-25%)
  • Versamenti trimestrali

Le casse professionali (es. Cassa Forense, Inarcassa, ENPAM) hanno regole proprie.


Contabilità: cosa serve

Nel regime ordinario, è obbligatoria una gestione più strutturata:

  • Registri IVA (acquisti, vendite, corrispettivi)
  • Registri contabili (libro giornale, inventari, cespiti, ecc.)
  • Fatturazione elettronica
  • Dichiarazione dei redditi con Modello Redditi PF
  • Bilancio d’esercizio (se attività in forma societaria)

📌 Di solito è necessaria l’assistenza di un commercialista o consulente fiscale.


Deduzioni e detrazioni ammesse

Chi adotta il regime ordinario può dedurre:

  • Spese per beni e servizi strumentali (PC, attrezzature)
  • Affitto ufficio, utenze, spese telefoniche
  • Auto (parzialmente)
  • Spese di viaggio e formazione
  • Spese mediche e familiari nella dichiarazione personale

🎯 Questo è un grande vantaggio per chi ha costi significativi legati all’attività.


Quando conviene il regime ordinario

Il regime ordinario può essere più vantaggioso del forfettario quando:

  • Hai spese alte da dedurre
  • Superi 85.000 € di ricavi
  • Devi recuperare l’IVA su acquisti importanti
  • Vuoi ammortizzare beni strumentali
  • Operi con clienti business e devi applicare IVA

📌 Attenzione: nel passaggio da forfettario a ordinario decadono le semplificazioni (niente più imposta sostitutiva, servono più adempimenti).

Ideatore di M per MONEY, divulgatore di finanza personale e creatore di contenuti. Credo che ogni euro conti, davvero. Per questo mi impegno ogni giorno a rendere la finanza semplice, concreta e accessibile, senza tecnicismi inutili e senza illusioni. Aiuto le persone a gestire meglio i soldi, fare scelte consapevoli e costruire un futuro più sereno, un euro alla volta. Nel blog troverai idee, strumenti e riflessioni pratiche, spesso ispirate dai video che pubblico su YouTube ma pensate per accompagnarti anche nella lettura. 👉 Scopri di più su di me nella pagina Chi sono oppure iscriviti alla newsletter gratuita per non perderti nulla.