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Lavoratrici in gravidanza: tutti i diritti e le tutele previste

Lavoratrici in gravidanza: tutti i diritti e le tutele previste

La legge italiana tutela la salute e la dignità delle lavoratrici in gravidanza, garantendo una serie di diritti e protezioni specifiche durante e dopo la gestazione. Ecco un riepilogo chiaro e completo delle principali tutele previste nel 2025.


Divieto di licenziamento in gravidanza

Una lavoratrice non può essere licenziata dall’inizio della gravidanza fino al compimento del primo anno di vita del bambino.

Sono validi solo casi eccezionali e documentati, come:

  • Chiusura definitiva dell’azienda
  • Comprovata colpa grave della lavoratrice
  • Scadenza naturale del contratto a termine

📌 Il licenziamento in violazione di questa norma è nullo e può essere impugnato.


Obbligo di congedo di maternità

La legge prevede un periodo di congedo obbligatorio di:

  • 2 mesi prima della data presunta del parto
  • 3 mesi dopo il parto

🆕 È possibile, su richiesta e con parere medico, lavorare fino al nono mese e godere di 5 mesi interi di congedo dopo il parto, in un’unica soluzione.

Durante il congedo obbligatorio, la lavoratrice ha diritto a un’indennità INPS pari all’80% della retribuzione.


Congedo anticipato per gravidanza a rischio

In caso di:

  • Gravidanza a rischio (motivi medici)
  • Lavoro incompatibile con lo stato di gravidanza

la lavoratrice può richiedere il congedo anticipato, anche dal primo mese.
L’indennità è sempre all’80%, e può arrivare al 100% se integrata dal contratto collettivo.


Sicurezza sul lavoro e mansioni vietate

Il datore di lavoro ha l’obbligo legale di:

  • Valutare i rischi per la salute della lavoratrice e del feto
  • Modificare le mansioni, se quelle svolte sono incompatibili
  • In caso di impossibilità di ricollocazione, attivare l’interdizione anticipata tramite ASL o ITL

Lavori vietati in gravidanza includono, ad esempio:

  • Movimentazione carichi pesanti
  • Lavori su scale o in altezza
  • Esposizione a sostanze chimiche pericolose
  • Turni notturni e prolungati (salvo eccezioni)

Visite mediche durante l’orario di lavoro

Le lavoratrici hanno diritto ad assentarsi dal lavoro per:

  • Visite ginecologiche
  • Analisi legate alla gravidanza
  • Ecografie

⚠️ Tali assenze non devono essere recuperate né decurtate, ma vanno documentate.


Flessibilità oraria e lavoro agile

Durante la gravidanza, è possibile richiedere:

  • Orario ridotto o flessibile, se previsto dal contratto
  • Smart working, se compatibile con la mansione

La legge favorisce la conciliazione vita-lavoro, anche nel periodo post-parto.


Congedo di paternità e parentale

Oltre ai diritti della madre, sono previsti:

  • 10 giorni obbligatori di congedo di paternità per il padre, retribuiti al 100%
  • Congedo parentale fruibile da entrambi i genitori entro i 12 anni del bambino, anche a ore o a giorni

📌 Consigli utili

  • Informati sempre presso il patronato o l’ufficio risorse umane
  • Segnala tempestivamente al datore di lavoro la gravidanza, allegando certificato medico
  • Tieni copia di tutti i documenti inviati a INPS o ITL
  • Verifica se il tuo CCNL prevede integrazioni economiche o maggiori tutele

Ideatore di M per MONEY, divulgatore di finanza personale e creatore di contenuti. Credo che ogni euro conti, davvero. Per questo mi impegno ogni giorno a rendere la finanza semplice, concreta e accessibile, senza tecnicismi inutili e senza illusioni. Aiuto le persone a gestire meglio i soldi, fare scelte consapevoli e costruire un futuro più sereno, un euro alla volta. Nel blog troverai idee, strumenti e riflessioni pratiche, spesso ispirate dai video che pubblico su YouTube ma pensate per accompagnarti anche nella lettura. 👉 Scopri di più su di me nella pagina Chi sono oppure iscriviti alla newsletter gratuita per non perderti nulla.