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Come aumentare la potenza del contatore elettrico: costi, tempi e procedura

Come aumentare la potenza del contatore elettrico: costi, tempi e procedura

Se hai installato una colonnina di ricarica per l’auto elettrica o noti che il contatore “salta” spesso, potresti aver bisogno di aumentare la potenza del tuo contatore elettrico. Vediamo come fare, quanto costa e in quali casi è davvero necessario.


Quando conviene aumentare la potenza del contatore

Il contatore domestico standard ha solitamente una potenza impegnata di 3 kW. Questo valore può non essere sufficiente in questi casi:

  • Installazione di colonnina di ricarica per auto elettriche
  • Uso simultaneo di più elettrodomestici energivori (es. pompe di calore, climatizzatori, piani a induzione)
  • Ampliamento abitazione o aumento delle utenze
  • Passaggio a impianti fotovoltaici con accumulo

👉 Se il contatore scatta frequentemente, potrebbe essere un segnale che serve più potenza disponibile.


Quali livelli di potenza si possono richiedere

La potenza disponibile può essere aumentata in scaglioni di 0,5 kW fino a:

  • 6 kW per uso domestico standard (BT)
  • Fino a 10 o più kW per abitazioni con uso intensivo (con contratti specifici)

Valori più richiesti:

Tipo abitazionePotenza consigliata
Appartamento piccolo3,0 – 4,5 kW
Casa media4,5 – 6,0 kW
Villa con impianti smart6,0 – 10 kW

Come richiedere l’aumento di potenza

  1. Contatta il tuo fornitore di energia elettrica (non il distributore)
  2. Chiedi un aumento della potenza contrattuale
  3. Fornisci:
    • Codice POD
    • Dati anagrafici
    • Potenza desiderata
    • Eventuale disponibilità per l’intervento

📅 I tempi tecnici variano da 1 a 7 giorni lavorativi se non sono richiesti lavori tecnici particolari.


Quanto costa aumentare la potenza del contatore

I costi dipendono da:

  • Costo fisso per pratica: circa €27
  • Contributo per ogni kW aggiuntivo richiesto: circa €70/kW
  • Costo dell’intervento tecnico (una tantum): variabile in base al fornitore

⚠️ A questi si aggiungono eventuali variazioni dei costi in bolletta, in base alla potenza contrattuale scelta.


Aumento temporaneo o permanente?

  • Permanente: consigliato per esigenze continue (es. auto elettrica, elettrodomestici)
  • Temporaneo: utile per periodi specifici (es. estate, eventi), con ritorno automatico alla potenza precedente

💡 Alcuni fornitori offrono gestione smart della potenza, con possibilità di variare mese per mese (es. Enel Flex, Edison Dynamic, etc.)


Come sapere quanta potenza usi

Puoi verificare:

  • Sulla bolletta elettrica (voce “potenza impegnata” e “potenza disponibile”)
  • Su monitoraggi da app o contatori smart
  • Chiedendo una verifica dei consumi al tuo fornitore

Consigli utili

  • Se stai installando una colonnina di ricarica domestica, valuta una potenza minima di 4,5–6 kW
  • Evita di chiedere potenze eccessive se non necessarie: incideranno sul costo fisso della bolletta
  • In condominio, il singolo aumento non richiede autorizzazione, ma per installazioni comuni potrebbe servire l’ok dell’assemblea

Ideatore di M per MONEY, divulgatore di finanza personale e creatore di contenuti. Credo che ogni euro conti, davvero. Per questo mi impegno ogni giorno a rendere la finanza semplice, concreta e accessibile, senza tecnicismi inutili e senza illusioni. Aiuto le persone a gestire meglio i soldi, fare scelte consapevoli e costruire un futuro più sereno, un euro alla volta. Nel blog troverai idee, strumenti e riflessioni pratiche, spesso ispirate dai video che pubblico su YouTube ma pensate per accompagnarti anche nella lettura. 👉 Scopri di più su di me nella pagina Chi sono oppure iscriviti alla newsletter gratuita per non perderti nulla.