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Subscription model: la trappola dell’abbonamento che svuota il portafoglio

Subscription model: la trappola dell’abbonamento che svuota il portafoglio

Netflix, Spotify, Amazon Prime, software, palestre, riviste, app…
Sembra tutto comodo, conveniente, automatico. Ma proprio l’automatico è il problema.

Il modello a sottoscrizione (subscription model) è pensato per non farti pensare ai soldi che spendi, portandoti a pagare senza accorgertene, anche per cose che non usi più.


🎯 Perché funziona così bene

Il modello di abbonamento sfrutta:

  • Il principio della continuità: una volta attivato, il servizio va avanti da solo
  • La “pigrizia cognitiva”: disdire richiede uno sforzo (anche solo emotivo)
  • L’illusione del risparmio: “Solo 9,99 al mese”, ma a fine anno sono 120 euro
  • La frammentazione della spesa: tante piccole cifre, che sommate diventano grandi

🧠 I bias psicologici che sfrutta

  1. Effetto abitudine: diventa parte della routine e non lo metti più in discussione
  2. Avversione alla perdita: “Non disdico, magari poi mi serve”
  3. Sovraccarico decisionale: ti dimentichi di valutare costantemente ogni abbonamento
  4. Effetto costi sommersi: “Ho già pagato 3 mesi, tanto vale tenerlo”

📉 L’impatto sulle tue finanze

  • Le spese ricorrenti sono tra le più sottovalutate nei bilanci personali
  • Molte persone hanno abbonamenti attivi che non usano
  • Alcuni utenti arrivano a spendere oltre 1.000€/anno in servizi dimenticati

✅ Come difendersi

  1. Fai una lista di tutti gli abbonamenti attivi ogni 3 mesi
  2. Valuta l’effettivo utilizzo (es. quante volte apri quella piattaforma al mese?)
  3. Usa metodi di pagamento tracciabili (no conti separati, no ricaricabili “nascoste”)
  4. Metti in calendario una data fissa per disdire quelli inutili
  5. Evita i rinnovi automatici quando possibile

🔄 Alcuni esempi reali

  • Paghi Spotify ma ascolti musica solo da YouTube?
  • Hai Amazon Prime ma ordini una volta ogni due mesi?
  • Ti sei iscritto a un tool digitale che non apri più da 6 mesi?

Fai pulizia. È denaro vivo che puoi reindirizzare verso risparmio o investimenti.


🧩 Conclusione

Il subscription model non è di per sé negativo. Può essere comodo ed efficiente se usato con consapevolezza.
Ma se lo ignori, può diventare una perdita silenziosa e costante per le tue finanze personali.

La vera comodità non è “pagare senza accorgersene”, ma sapere esattamente per cosa paghi.

Ideatore di M per MONEY, divulgatore di finanza personale e creatore di contenuti. Credo che ogni euro conti, davvero. Per questo mi impegno ogni giorno a rendere la finanza semplice, concreta e accessibile, senza tecnicismi inutili e senza illusioni. Aiuto le persone a gestire meglio i soldi, fare scelte consapevoli e costruire un futuro più sereno, un euro alla volta. Nel blog troverai idee, strumenti e riflessioni pratiche, spesso ispirate dai video che pubblico su YouTube ma pensate per accompagnarti anche nella lettura. 👉 Scopri di più su di me nella pagina Chi sono oppure iscriviti alla newsletter gratuita per non perderti nulla.