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Perché la finanza personale è più psicologia che numeri

Perché la finanza personale è più psicologia che numeri

📹 Prima di tutto: guarda il video che ha ispirato tutto

🎥 Titolo: “Dopo questo LIBRO ho cambiato tutto dei miei INVESTIMENTI (e vi spiego perché)”
👉 Guarda il video su YouTube


🤯 “Il problema non è Excel. Sei tu.”

Quando si parla di soldi, la maggior parte delle persone pensa subito a numeri: calcoli, tabelle, rendimenti. Ma se fosse tutto così semplice, saremmo tutti ricchi, no?

La verità, come spiego nel video, è che la finanza personale è personale. Non è una scienza esatta: è una disciplina emotiva.


🧠 Psicologia > Matematica: ecco perché

Morgan Housel nel suo libro La psicologia dei soldi lo dice chiaramente:

“Fai investimenti con la testa, ma spesso li distruggi col cuore.”

Ecco 3 motivi per cui la psicologia comanda:

  1. Le emozioni guidano le azioni.
    Non c’è spreadsheet che tenga se ti fai prendere dal panico.
  2. La razionalità è un’illusione.
    Prendiamo decisioni in base a paura, ansia, euforia, sicurezza… e poi razionalizziamo a posteriori.
  3. Ognuno ha una storia diversa con i soldi.
    Crescere in un ambiente instabile o sereno cambia completamente la tua tolleranza al rischio.

👉 Questi temi sono anche al centro dell’articolo precedente:
🔁 Cosa mi ha insegnato “La psicologia dei soldi” sugli investimenti


🧩 Il vero “errore” che facciamo con i soldi

Pensiamo che la finanza sia solo una questione di scegliere il prodotto giusto. Ma il problema più grosso non è il prodotto, è il comportamento.

  • Compra impulsiva?
  • Panico durante una crisi di mercato?
  • Invidia guardando il rendimento altrui?

Sono tutte reazioni psicologiche, non errori di strategia.

💡 Nell’articolo 3 andrò più in profondità:
👉 Gli errori più comuni che facciamo con i soldi (secondo la psicologia)


🔄 Il mito della razionalità

Molti pensano: “Io sono razionale, non mi lascio influenzare.”
Ma secondo studi comportamentali (e Housel lo spiega molto bene), anche gli investitori più esperti cadono nei bias cognitivi.

Eccone alcuni:

  • Bias di conferma: cerchi solo ciò che conferma la tua opinione.
  • Overconfidence: sopravvaluti le tue capacità.
  • Loss aversion: la paura di perdere pesa più del piacere di guadagnare.

👉 Di bias e trappole mentali ne parleremo anche nell’articolo 3:
🔁 Gli errori più comuni che facciamo con i soldi


📈 Come migliorare la tua finanza personale? Parti da dentro

La soluzione non è imparare a calcolare il CAGR o conoscere l’ultimo ETF.
La soluzione è capire come funzioni tu quando hai a che fare con il denaro.

Qualche spunto pratico:

  • Scrivi le emozioni che provi quando investi.
  • Fissa regole comportamentali (es. “non vendo mai durante una discesa”).
  • Automatizza dove puoi, così togli le emozioni dall’equazione.

Approfondirò meglio questi aspetti nell’articolo 4:
👉 Come prendere decisioni finanziarie migliori partendo da sé stessi


📽️ Il video che mi ha fatto cambiare mentalità

Tutto questo è partito da una lettura e da una riflessione profonda che racconto in questo video. Se vuoi un punto di partenza pratico e autentico, eccolo.
👉 Guarda il video completo su YouTube


📌 Conclusione

Non serve diventare analisti finanziari. Serve diventare più consapevoli delle proprie emozioni.
E quando cominci a guardare la finanza personale come una questione psicologica, i numeri iniziano ad avere più senso.


📚 Altri articoli della serie:

Ideatore di M per MONEY, divulgatore di finanza personale e creatore di contenuti. Credo che ogni euro conti, davvero. Per questo mi impegno ogni giorno a rendere la finanza semplice, concreta e accessibile, senza tecnicismi inutili e senza illusioni. Aiuto le persone a gestire meglio i soldi, fare scelte consapevoli e costruire un futuro più sereno, un euro alla volta. Nel blog troverai idee, strumenti e riflessioni pratiche, spesso ispirate dai video che pubblico su YouTube ma pensate per accompagnarti anche nella lettura. 👉 Scopri di più su di me nella pagina Chi sono oppure iscriviti alla newsletter gratuita per non perderti nulla.