
Trump rinvia i dazi UE al 9 luglio: tregua temporanea nella guerra commerciale transatlantica
Washington e Bruxelles cercano una via diplomatica per evitare nuove tariffe doganali
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato il rinvio dell’imposizione di nuovi dazi sulle importazioni dall’Unione Europea. Previsti inizialmente per il mese di giugno, i dazi del 50% colpirebbero numerosi prodotti europei, tra cui automobili, componentistica industriale e beni di lusso. Ora, la scadenza slitta al 9 luglio 2025, lasciando spazio a una possibile soluzione diplomatica.
Una telefonata “piacevole” con von der Leyen
L’annuncio è giunto dopo una conversazione telefonica tra Trump e la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen. Il presidente statunitense ha definito il dialogo “molto piacevole” e ha concesso un’estensione dei termini per “consentire all’UE di avanzare con una proposta seria di accordo commerciale”.
Von der Leyen, da parte sua, ha confermato la volontà europea di proseguire i negoziati “con urgenza e responsabilità”, sottolineando l’importanza di evitare una nuova escalation che danneggerebbe entrambe le economie.
Gli effetti sui mercati e sulle relazioni internazionali
L’annuncio ha temporaneamente rassicurato i mercati, che nei giorni precedenti avevano reagito con forte volatilità ai piani tariffari statunitensi. Tuttavia, l’incertezza rimane alta: il rinvio non è una cancellazione, e le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Unione Europea continuano a rappresentare una minaccia per la stabilità economica globale.
Secondo alcuni analisti, l’obiettivo di Trump sarebbe ottenere concessioni più favorevoli da Bruxelles in vista delle elezioni presidenziali americane, puntando a rafforzare la narrazione del “fare pressione per un accordo migliore”.
Cosa aspettarsi nelle prossime settimane
Con la nuova scadenza fissata al 9 luglio, i prossimi 45 giorni saranno cruciali. Gli osservatori internazionali guardano con attenzione ai prossimi sviluppi diplomatici, mentre le aziende esportatrici — sia americane che europee — restano in attesa, cercando di valutare scenari e prepararsi a possibili dazi.
Il rischio di una nuova guerra commerciale non è ancora scongiurato, ma per ora, Washington e Bruxelles si concedono una tregua.
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