
Quanta percentuale di oro tenere in portafoglio? La guida per ogni profilo di investitore
L’oro è un bene rifugio: protegge il capitale nei momenti di crisi, ma non genera rendimento. Per questo, è importante sapere quanta esposizione è ideale, in base al proprio profilo di rischio e agli obiettivi finanziari.
Linee guida generali
Profilo investitore | Percentuale consigliata | Obiettivo principale |
---|---|---|
Conservatore | 10–20% | Protezione del capitale |
Moderato | 5–10% | Diversificazione |
Dinamico / Giovane | 2–5% | Copertura in caso di shock |
Professionista / Trader | Variabile (con ETF o derivati) | Strategia tattica o di breve termine |
Perché non oltre il 20%?
- L’oro non produce cedole né dividendi
- Troppa esposizione può limitare la crescita a lungo termine
- È un bene utile alla stabilità, non alla performance pura
In quale forma tenere l’oro?
Puoi dividere la tua esposizione in:
- Oro fisico → 30–50% (per protezione a lungo termine)
- ETF oro o ETC → 30–60% (per liquidità e semplicità)
- Conti oro digitali → 10–20% (per frazionabilità e gestione online)
- Azioni minerarie → opzionali, solo se accetti alta volatilità
Quando aumentare temporaneamente la quota?
✅ In periodi di inflazione elevata
✅ Durante crisi finanziarie o geopolitiche
✅ Quando i tassi reali diventano negativi
In questi casi, puoi alzare temporaneamente la quota d’oro fino al 15–20%, riducendola poi in fase di stabilizzazione.
Conclusione
Includere oro in portafoglio è una scelta strategica, non speculativa. Una quota tra il 5% e il 10% è adatta alla maggior parte degli investitori retail, mentre i più prudenti possono arrivare al 15–20% in periodi di alta incertezza. L’importante è bilanciare l’oro con asset produttivi e monitorare l’evoluzione dei mercati.
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