
Limiti e criticità della consulenza bancaria o assicurativa
La consulenza bancaria o assicurativa è il modello più diffuso in Italia per la gestione dei risparmi e degli investimenti. Tuttavia, dietro la comodità e l’apparente semplicità, esistono diversi limiti strutturali che è bene conoscere prima di affidarsi a questo tipo di servizio.
In questo articolo analizziamo con chiarezza i principali punti deboli della consulenza bancaria o assicurativa, per aiutarti a fare scelte più consapevoli.
⚠️ 1. Conflitto di interesse
Il limite più rilevante è la mancanza di indipendenza.
Il consulente bancario o assicurativo non lavora per te, ma per la struttura che rappresenta. Il suo obiettivo non è solo consigliarti, ma anche collocare prodotti finanziari della propria rete (fondi, polizze, gestioni).
🔁 Conflitto implicito: il suo compenso dipende da cosa ti vende, non da quanto guadagni tu.
💬 “Il miglior prodotto per te non sempre è quello che il consulente può offrirti.”
💰 2. Costi nascosti e spesso elevati
Nella consulenza bancaria i costi non sono chiari in anticipo. Non paghi una parcella, ma:
- commissioni di sottoscrizione (fino al 3-5%)
- costi di gestione annui elevati (anche 2%+)
- eventuali commissioni di performance
- penali in caso di uscita anticipata (soprattutto con le polizze)
📉 Questi costi riducono i tuoi rendimenti nel tempo — spesso senza che tu te ne renda conto.
🧾 3. Scarsa trasparenza
Molti clienti non conoscono nel dettaglio i costi effettivi che stanno pagando né la logica dei prodotti sottoscritti.
❌ I documenti informativi (KID, prospetti, schede tecniche) sono spesso lunghi, tecnici e difficili da comprendere.
💬 “Se non capisci quanto stai pagando, probabilmente stai pagando troppo.”
🎯 4. Offerta limitata e non neutrale
Il consulente può offrire solo i prodotti distribuiti dalla banca o dalla compagnia. Questo riduce la concorrenza e l’accesso a soluzioni migliori (es. ETF, fondi low cost, gestioni indipendenti).
📌 Niente ricerca sul mercato: ti viene proposto ciò che è “in catalogo”.
🧠 5. Personalizzazione debole
Nonostante i questionari MiFID e i profili di rischio, il portafoglio consigliato è spesso standardizzato e costruito su modelli predefiniti per categorie di cliente.
🧩 Manca una vera pianificazione personalizzata che tenga conto di:
- obiettivi di vita
- progetti futuri
- flussi di cassa
- situazione fiscale
⏳ 6. Approccio di breve termine
Spesso l’attenzione è rivolta alla vendita del prodotto, non alla costruzione di una strategia di lungo periodo.
📈 Alcuni consulenti propongono continuamente “nuovi prodotti” invece di aiutarti a mantenere la rotta.
🚫 7. Polizze complesse e poco efficienti
Nel mondo assicurativo vengono spesso proposte unit linked o multiramo che:
- sono difficili da comprendere
- hanno costi complessivi superiori al 3% annuo
- vincolano il capitale per molti anni
❌ Queste soluzioni raramente sono ottimali per l’investitore medio, ma sono molto redditizie per la compagnia e per il consulente.
📌 Conclusione
La consulenza bancaria o assicurativa ha vantaggi operativi, ma anche limiti strutturali che è importante conoscere:
- conflitto di interesse
- costi nascosti e poco trasparenti
- offerta limitata e standardizzata
- personalizzazione ridotta
Per chi cerca maggior trasparenza, obiettività e indipendenza, esistono oggi alternative più evolute, come la consulenza finanziaria indipendente fee-only.
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