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ETF vs Fondi: perché ogni famiglia italiana dovrebbe conoscere questa differenza (e come risparmiare 18.000€ in 10 anni)

ETF vs Fondi: perché ogni famiglia italiana dovrebbe conoscere questa differenza (e come risparmiare 18.000€ in 10 anni)

📺 Guarda il video originale:
ETF vs FONDI: Come RISPARMIARE 18.000€ in 10 Anni
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Introduzione: l’Italia investe, ma… nel modo giusto?

Secondo i dati più recenti, circa 15 milioni di italiani investono in strumenti finanziari, pari al 25% della popolazione. Questo significa, nella pratica, che ogni famiglia italiana ha almeno un membro che investe. Ed è una buona notizia. Per anni si è detto che in Italia mancava cultura finanziaria, ma questa propensione all’investimento racconta un’altra realtà.

Tuttavia, emerge un altro dato meno incoraggiante: il 45% degli investitori italiani sceglie titoli di Stato e obbligazioni, strumenti ritenuti “sicuri”, mentre solo il 15% investe in ETF, nonostante siano tra gli strumenti più efficienti e accessibili sul mercato.
Il problema, quindi, non è se investiamo, ma come lo facciamo.

Scopriamo allora perché gli ETF possono essere un’alternativa decisamente più vantaggiosa dei fondi, sia dal punto di vista dei rendimenti che dei costi.


ETF e Fondi: una distinzione fondamentale

ETF è l’acronimo di Exchange Traded Fund, ovvero fondi indicizzati quotati in borsa. Sono strumenti che replicano in modo passivo l’andamento di un indice finanziario (ad esempio l’S&P 500), un settore (es. energia rinnovabile), o un tema specifico (es. intelligenza artificiale).

🔍 Caratteristiche principali degli ETF:

  • Liquidità: si comprano e vendono facilmente in borsa, come le azioni.
  • Accessibilità: si possono acquistare in qualsiasi momento durante l’orario di apertura dei mercati.
  • Trasparenza: è sempre possibile sapere esattamente in cosa stai investendo.
  • Bassi costi: le commissioni di gestione sono in media tra lo 0,02% e lo 0,5% annui.

Al contrario, i fondi comuni di investimento sono gestiti attivamente da team di professionisti che selezionano gli strumenti in cui investire. Questo comporta:

  • Costi elevati: tra commissioni di ingresso, gestione e uscita, possono arrivare al 2% annuo.
  • Minore trasparenza: spesso non è chiaro dove vengano realmente investiti i tuoi soldi.
  • Rischio umano: le performance dipendono anche da decisioni soggettive, influenzabili da emozioni o errori.

🧠 Approfondisci:
Leggi ETF vs Fondi: il confronto definitivo e aggiornato al 2025


Un esempio concreto: come risparmiare 18.000€ in 10 anni

Prendiamo un esempio semplice ma illuminante:
Immagina di investire 100.000€ per 10 anni.

Se scegli un ETF sull’S&P 500, che ha reso in media il 13,3% annuo, e che costa solo lo 0,2% all’anno in commissioni:

  • Guadagneresti circa +38.000€
  • Pagheresti solo 2.000€ in 10 anni di costi

Con un fondo attivo che replica lo stesso indice, ma con costi del 2% annuo:

  • Gli stessi 100.000€ costerebbero 20.000€ in 10 anni
  • Guadagneresti molto meno, e soprattutto spenderesti 18.000€ in più solo in commissioni

📉 Ecco dove nasce il “risparmio” di 18.000€ in 10 anni. Una cifra che, come sottolineato nel video, potrebbe coprire l’acquisto di una macchina, un master universitario o un bel viaggio di famiglia.

💰 Approfondisci:
Scopri Le commissioni nascoste nei fondi e i costi reali degli ETF


Tipologie di ETF: scegli quello giusto per te

Per costruire un portafoglio diversificato e coerente con i propri obiettivi, è utile conoscere le principali categorie di ETF:

  1. ETF Azionari
    Replicano indici di mercato (come MSCI World, S&P 500, FTSE MIB). Adatti per obiettivi di lungo termine.
  2. ETF Obbligazionari
    Investono in titoli di Stato o obbligazioni corporate. Meno volatili, ideali per bilanciare il rischio.
  3. ETF Tematici o Settoriali
    Investono in settori specifici come salute, AI, energie rinnovabili. Interessanti per chi vuole puntare su trend futuri.

📘 Leggi anche:
Investire in ETF con 100€ al mese: guida PAC intelligente


Diversificazione, flessibilità e trasparenza

Un altro vantaggio spesso trascurato degli ETF è la possibilità di ottenere diversificazione immediata. Con l’acquisto di un solo ETF sull’S&P 500, ad esempio, si investe in 500 aziende americane.

Vantaggi aggiuntivi:

  • Diversificazione: riduce il rischio rispetto al singolo titolo azionario.
  • Flessibilità: puoi entrare e uscire dal mercato quando vuoi.
  • Trasparenza: conosci in tempo reale la composizione dell’ETF.

E rispetto a titoli singoli come Enel, Eni o Intesa Sanpaolo, spesso scelti dagli investitori italiani per via delle cedole, gli ETF offrono un potenziale di crescita molto più ampio con un rischio diversificato.

📚 Approfondisci:
Perché sempre più persone scelgono gli ETF: vantaggi del modern investing


Conclusioni: il futuro dell’investimento è passivo (e consapevole)

Scegliere gli ETF non è solo una questione di numeri, ma anche di consapevolezza finanziaria. Significa imparare a distinguere tra ciò che conviene davvero a te… e ciò che conviene alla banca.

Con costi più bassi, rendimenti più alti e maggiore controllo, gli ETF rappresentano una delle migliori opzioni per costruire un patrimonio nel lungo periodo.

📺 Non perderti il video completo:
👉 Guarda ora su YouTube: ETF vs FONDI: Come RISPARMIARE 18.000€ in 10 Anni

Ideatore di M per MONEY, divulgatore di finanza personale e creatore di contenuti. Credo che ogni euro conti, davvero. Per questo mi impegno ogni giorno a rendere la finanza semplice, concreta e accessibile, senza tecnicismi inutili e senza illusioni. Aiuto le persone a gestire meglio i soldi, fare scelte consapevoli e costruire un futuro più sereno, un euro alla volta. Nel blog troverai idee, strumenti e riflessioni pratiche, spesso ispirate dai video che pubblico su YouTube ma pensate per accompagnarti anche nella lettura. 👉 Scopri di più su di me nella pagina Chi sono oppure iscriviti alla newsletter gratuita per non perderti nulla.