
Costi ETF e TER: Come Valutare le Spese per Investire al Meglio
Cosa Sono i Costi e il TER negli ETF
Il TER (Total Expense Ratio) rappresenta il costo totale annuo che un investitore paga per detenere un ETF. Include:
- Commissioni di gestione
- Spese amministrative
- Costi operativi
Il TER è espresso in percentuale del patrimonio gestito e viene sottratto automaticamente dal valore dell’ETF.
📉 Perché il TER è Importante
- Impatto sui rendimenti netti: costi elevati riducono i guadagni complessivi nel tempo
- Concorrenza tra ETF: spesso ETF con TER basso sono preferiti perché permettono di mantenere più valore in portafoglio
- Confronto tra ETF simili: il TER è un parametro chiave per scegliere tra fondi con strategie simili
🔍 Altri Costi da Considerare
- Spread bid-ask: differenza tra prezzo di acquisto e vendita sul mercato, che incide sui costi di trading
- Commissioni di intermediazione: costi applicati dal broker per ogni operazione
- Eventuali costi di cambio valuta: se l’ETF investe in valute diverse dalla tua base
- Costi di tracking error: differenza tra rendimento dell’ETF e indice replicato, spesso dovuta a costi nascosti
📊 Come Valutare il TER
- Cerca ETF con TER più basso possibile, soprattutto per strategie passive o a lungo termine
- TER sotto lo 0,20%-0,30% è considerato competitivo nella maggior parte dei casi
- Ricorda che un TER troppo basso potrebbe indicare ETF poco liquidi o più rischiosi
🧭 Conclusione
Il TER è un indicatore fondamentale per capire quanto ti costerà mantenere un ETF nel tempo. Scegliere ETF con costi contenuti permette di migliorare la performance netta e costruire un portafoglio più efficiente.
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