
Quanto costa (davvero) la consulenza bancaria o assicurativa
Una delle domande più comuni tra i risparmiatori è:
“La consulenza bancaria è gratuita?”
La risposta breve è no, ma il modo in cui viene pagata è spesso indiretto e poco trasparente.
In questo articolo analizziamo come funziona la remunerazione del consulente bancario o assicurativo e quali costi reali sostieni come cliente.
🧾 Il mito della consulenza “gratuita”
A differenza della consulenza indipendente, dove il cliente paga una parcella chiara e dichiarata, nella consulenza bancaria non c’è un costo diretto visibile.
Ma questo non significa che sia gratis.
👉 Il consulente viene remunerato attraverso le commissioni applicate ai prodotti che ti consiglia (fondi, gestioni, polizze).
Quindi i costi sono incorporati negli strumenti finanziari sottoscritti.
💰 Come viene pagata la consulenza bancaria o assicurativa?
1. Commissioni di ingresso o caricamento
- Percentuale prelevata al momento della sottoscrizione
- Spesso tra l’1% e il 5% del capitale investito
- Tipiche nei fondi e nelle polizze
2. Commissioni di gestione
- Applicate ogni anno sul patrimonio investito
- Nei fondi tradizionali vanno dall’1% al 2,5% (e oltre)
- Vengono prelevate automaticamente dal patrimonio
3. Commissioni di performance
- Scattano solo se il fondo supera un certo rendimento
- In genere il 20% della performance positiva rispetto a un benchmark
4. Retrocessioni
- Parte delle commissioni che la banca o compagnia retrocede al consulente o promotore
- Maggiore è il costo del prodotto, maggiore è la remunerazione per il consulente
5. Penali o vincoli nelle polizze
- Uscire prima da una polizza multiramo può comportare penali elevate
- Questi vincoli scoraggiano il disinvestimento e garantiscono ricavi alla compagnia
🧮 Esempio pratico
Supponiamo di investire 50.000 € in un fondo bancario con:
- 3% di caricamento iniziale = 1.500 € subito persi
- 1,8% annuo di costi di gestione = 900 €/anno
- Nessuna performance garantita
In 10 anni potresti pagare oltre 10.000 € in costi complessivi, senza rendimenti certi.
⚠️ Perché è meno trasparente della consulenza indipendente?
- I costi sono spalmati e invisibili
- Il consulente non è pagato da te, ma dalla rete che promuove i prodotti
- Non c’è separazione tra chi consiglia e chi vende
👉 Questo crea conflitto di interesse: conviene di più proporre il prodotto con le commissioni più alte, non quello più vantaggioso per te.
🔍 Come scoprire quanto stai davvero pagando?
Verifica:
- KID (Key Information Document) dei fondi o delle polizze
- Voci come “costi ricorrenti”, “costi una tantum”, “commissioni di performance”
- Documenti MiFID o la rendicontazione annuale dei costi (obbligatoria)
Se i costi totali superano il 2-2,5% annuo, considera di confrontarli con soluzioni più efficienti.
🟢 Confronto con la consulenza indipendente
Tipo di consulenza | Come viene pagata | Trasparenza | Incentivo a vendere prodotti |
---|---|---|---|
Bancaria/assicurativa | Commissioni sui prodotti | Bassa | Alto |
Indipendente (fee-only) | Parcella diretta dal cliente | Alta | Nessuno |
📌 Conclusione
La consulenza bancaria o assicurativa non è gratuita, anche se può sembrarlo.
Paghi attraverso commissioni nascoste, che spesso pesano sui rendimenti a lungo termine.
Comprendere come e quanto viene remunerato il tuo consulente è essenziale per scegliere in modo consapevole. Se desideri massima trasparenza, considera anche l’alternativa della consulenza finanziaria indipendente a parcella.
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