
Acquisto della Casa in Coppia: Come Gestirlo al Meglio
Acquistare casa insieme è uno dei momenti più significativi nella vita di coppia. Ma è anche un passo carico di implicazioni legali, economiche e fiscali, che può influenzare profondamente la vostra stabilità futura — sia in caso di unione duratura, sia in caso di separazione.
Vediamo tutto ciò che serve sapere per fare una scelta consapevole.
🧾 1. Acquisto in comunione o separazione dei beni?
La prima decisione legale riguarda il regime patrimoniale:
- Comunione dei beni (valida per i coniugi, se non scelgono altro):
L’immobile acquistato durante il matrimonio è di entrambi al 50%, a prescindere da chi ha pagato cosa. - Separazione dei beni:
Ogni partner è proprietario in base alla propria quota di contribuzione, stabilita all’atto notarile.
🧠 Se siete conviventi (non sposati), la separazione è automatica: dovete decidere in che percentuale intestare l’immobile, anche se uno solo dei due ha versato i soldi.
💼 2. Intestazione e quote: come funziona
- Cointestazione 50/50: scelta frequente ma rischiosa se non proporzionale ai reali apporti economici.
- Quote diverse (es. 70/30): possibile e raccomandabile se i contributi sono sbilanciati.
- Intestazione a un solo partner: va valutata con attenzione. Può generare problemi legali e fiscali in caso di rottura.
📌 Attenzione: la cointestazione vale solo se formalizzata nell’atto di compravendita. I contributi informali non sempre sono legalmente tutelati.
🏦 3. Mutuo cointestato o no?
Opzioni:
- Mutuo cointestato con proprietà condivisa
Entrambi risultano debitori e proprietari: si dividono rate e quote. - Mutuo intestato a uno solo, casa intestata a entrambi
Possibile, ma comporta rischi: uno paga, entrambi possiedono. - Mutuo + casa intestati a uno solo
Più semplice, ma può creare squilibri patrimoniali nella coppia.
💡 Consiglio: il mutuo cointestato funziona bene se entrambi avete redditi simili e contribuite alla rata. Altrimenti è meglio fare scelte trasparenti fin dall’inizio.
💥 4. E in caso di rottura?
Se non siete sposati:
- La divisione segue le quote indicate nell’atto notarile.
- Se la casa è intestata a uno solo, l’altro non ha diritti reali, anche se ha contribuito economicamente (salvo prova tramite causa).
Se siete sposati:
- In comunione, l’immobile è diviso a metà, anche se uno solo ha pagato.
- In separazione, valgono le quote reali di acquisto.
👶 Se ci sono figli, il giudice può assegnare la casa al genitore affidatario, anche se non proprietario (solo in caso di matrimonio).
📋 5. Accordi utili: meglio pensarci prima
In fase di acquisto si può:
- Stipulare un accordo privato sulle spese sostenute
- Scrivere una scrittura privata tra conviventi sui diritti e doveri reciproci
- In casi complessi, valutare un contratto di convivenza o patti prematrimoniali (valido in alcune forme)
🧠 Conclusione
Comprare casa in coppia è un passo straordinario, ma non può basarsi solo sull’amore. Serve chiarezza, pianificazione e protezione reciproca, anche per evitare problemi futuri.
Parlate di:
- Regime patrimoniale
- Quote di proprietà
- Chi paga cosa
- Cosa accade in caso di separazione
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