
Finti Bonus INPS e Cashback: Come Riconoscerli e Difendersi
Negli ultimi anni, le truffe legate ai falsi bonus INPS e ai cashback fraudolenti si sono moltiplicate. I criminali sfruttano notizie di veri incentivi statali o promozioni bancarie per creare finti annunci che promettono rimborsi o bonus economici. Il risultato? Le vittime rischiano di fornire dati personali, bancari o di effettuare pagamenti inutili senza mai ricevere nulla in cambio.
Come Funzionano i Finti Bonus INPS
Le truffe sui falsi bonus previdenziali si basano su comunicazioni apparentemente ufficiali che spingono l’utente ad agire rapidamente. Ecco i metodi più usati:
- Email e SMS contraffatti: Arriva un messaggio che sembra provenire dall’INPS, con la richiesta di inserire i propri dati su un sito fasullo.
- Siti falsi simili a quelli istituzionali: I truffatori creano portali che imitano perfettamente quelli ufficiali, con loghi e grafica molto simili.
- Richiesta di dati bancari: Per “ricevere il bonus”, si chiede di inserire IBAN o numeri di carta di credito.
- Richiesta di pagamento anticipato: Alcuni siti fraudolenti chiedono un piccolo pagamento per “sbloccare il bonus”.
Come Funzionano i Cashback Fraudolenti
Le truffe legate ai cashback sfruttano la popolarità dei programmi di rimborso sulle spese quotidiane:
- Finti programmi di cashback: Promettono rimborsi elevati per acquisti, ma in realtà sottraggono i tuoi dati finanziari.
- App ingannevoli: Alcune applicazioni fraudolente simulano piattaforme di cashback, ma chiedono informazioni sensibili che poi vengono usate in maniera illecita.
- Promozioni via social o email: Gli utenti vengono attirati con offerte di rimborsi, ma devono registrarsi su siti poco affidabili.
- Sistemi piramidali: Alcuni cashback falsi funzionano come schemi Ponzi, dove i primi iscritti guadagnano solo se nuovi utenti si iscrivono.
Segnali per Riconoscere una Truffa
- URL e indirizzo email sospetti: Se il dominio del sito o l’indirizzo email non corrispondono a quelli ufficiali, è un segnale di pericolo.
- Richiesta di dati personali e bancari: Gli enti pubblici NON chiedono di inserire dati bancari via email o SMS.
- Errori grammaticali nei messaggi: Le comunicazioni ufficiali sono ben scritte, mentre i messaggi truffaldini spesso contengono errori.
- Urgenza e pressione psicologica: “Ultimo giorno per richiedere il bonus!”, “Agisci ora per non perdere il cashback!” sono frasi spesso usate dai truffatori.
Come Proteggersi
- Verifica sempre sui siti ufficiali (INPS, banche, istituti finanziari) se un bonus o cashback esiste realmente.
- Non cliccare su link sospetti ricevuti via SMS, email o social.
- Non fornire dati bancari se il mittente non è verificato.
- Usa solo programmi di cashback ufficiali, con recensioni affidabili e riconosciuti da enti certificati.
- Segnala le truffe a Polizia Postale o autorità competenti per proteggere altri utenti.
Cosa Fare Se Sei Stato Vittima
- Blocca immediatamente la carta o l’account se hai condiviso dati sensibili.
- Contatta la banca per verificare se puoi ottenere un rimborso.
- Segnala l’accaduto alla Polizia Postale o ai servizi di sicurezza digitale.
- Avvisa amici e parenti, per evitare che cadano nella stessa trappola.
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