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Private Equity: cos’è, come funziona e perché può essere un’opportunità d’investimento

Private Equity: cos’è, come funziona e perché può essere un’opportunità d’investimento

Il Private Equity è una delle forme più sofisticate e ad alto potenziale tra gli investimenti alternativi. Consiste nell’investire in aziende non quotate in Borsa, con l’obiettivo di migliorarne il valore per poi rivenderle con profitto. È una strategia riservata solitamente a investitori qualificati o ad alto patrimonio, ma oggi esistono modi più accessibili per iniziare.


Cos’è il Private Equity?

Private Equity significa letteralmente “capitale privato”. In pratica, si tratta di:

  • Acquistare quote di aziende private (non pubblicamente negoziate)
  • Partecipare attivamente alla crescita e alla strategia dell’azienda
  • Vendere la partecipazione (exit) dopo un certo periodo, realizzando un guadagno

Esistono varie forme, tra cui:

  • Venture Capital – investimenti in startup e imprese early-stage
  • Growth Capital – supporto a imprese già avviate in fase di espansione
  • Buyout – acquisizione di aziende consolidate per migliorarne la gestione e aumentarne il valore

Come funziona un investimento in Private Equity

  1. Selezione dell’azienda: team di esperti analizzano potenziali target
  2. Due diligence: valutazione approfondita dei bilanci, mercato, team
  3. Acquisizione della quota: l’investitore diventa socio
  4. Supporto alla crescita: management, strategia, operazioni
  5. Exit: vendita della partecipazione (a un altro fondo, IPO, M&A)

Chi può investire in Private Equity?

Tradizionalmente riservato a:

  • Investitori professionali o High Net Worth Individuals
  • Fondi pensione, assicurazioni, family office
  • Fondi chiusi di investimento specializzati (FIA, Eltif, ecc.)

👉 Oggi esistono anche piattaforme di crowdfunding o fondi retail che permettono di partecipare con ticket più piccoli.


Vantaggi del Private Equity

  • Rendimenti potenzialmente elevati (molto superiori al mercato azionario, se ben selezionati)
  • Bassa correlazione con mercati pubblici
  • Possibilità di influire direttamente sulla performance dell’azienda

Rischi e svantaggi

  • Bassa liquidità: il capitale è vincolato per anni (solitamente 5-10)
  • Alta incertezza: aziende non quotate = meno trasparenza
  • Ticket d’ingresso elevato per i fondi tradizionali
  • Tempistiche lunghe prima di realizzare un guadagno (exit)

Private Equity vs Venture Capital

ElementoPrivate EquityVenture Capital
Tipo di aziendeMature o in crescitaStartup ed early-stage
RischioMedio-altoMolto alto
Orizzonte temporale5-10 anni7-12 anni
Coinvolgimento operativoMedio-altoMolto alto

Come iniziare con il Private Equity (anche con capitali ridotti)

  • Piattaforme di equity crowdfunding (es. Mamacrowd, Crowdfundme)
  • Fondi Eltif retail con soglie più accessibili
  • SPAC e strumenti quotati legati al mondo del private equity

⚠️ In ogni caso, serve alta tolleranza al rischio, una visione di lungo termine e un portafoglio già diversificato.


Conclusioni

Il Private Equity è una leva potente per far crescere il proprio patrimonio, ma richiede consapevolezza, tempo e capitale vincolato. Può essere una parte interessante di un portafoglio avanzato, specialmente se abbinata ad altri strumenti alternativi.

Ideatore di M per MONEY, divulgatore di finanza personale e creatore di contenuti. Credo che ogni euro conti, davvero. Per questo mi impegno ogni giorno a rendere la finanza semplice, concreta e accessibile, senza tecnicismi inutili e senza illusioni. Aiuto le persone a gestire meglio i soldi, fare scelte consapevoli e costruire un futuro più sereno, un euro alla volta. Nel blog troverai idee, strumenti e riflessioni pratiche, spesso ispirate dai video che pubblico su YouTube ma pensate per accompagnarti anche nella lettura. 👉 Scopri di più su di me nella pagina Chi sono oppure iscriviti alla newsletter gratuita per non perderti nulla.