×

Regime Amministrato o Dichiarativo: Quale Conviene per i Tuoi Investimenti?

Regime Amministrato o Dichiarativo: Quale Conviene per i Tuoi Investimenti?

Chi investe in strumenti finanziari – azioni, ETF, obbligazioni, criptovalute – deve anche scegliere il regime fiscale più adatto: amministrato o dichiarativo. Entrambi hanno vantaggi e svantaggi, e la scelta può incidere significativamente sul tuo carico fiscale e sulla gestione dei guadagni.

Vediamo cosa cambia e come scegliere in base al tuo profilo.


⚖️ Cosa sono i due regimi fiscali

🏦 Regime Amministrato

  • È il regime automatico se investi tramite una banca o SIM italiana.
  • L’intermediario è il sostituto d’imposta: calcola e versa automaticamente le tasse (26%) su plusvalenze e dividendi.
  • Non devi dichiarare nulla nel 730/Redditi PF, salvo casi particolari.

Pro:

  • Comodità e semplicità
  • Nessun obbligo dichiarativo
  • Tasse già versate

Contro:

  • Non puoi compensare minusvalenze tra più intermediari
  • Nessuna gestione attiva dell’ottimizzazione fiscale
  • Non utilizzabile per investimenti esteri o criptovalute

📄 Regime Dichiarativo

  • Sei tu a dichiarare autonomamente guadagni, perdite e redditi da capitale nella dichiarazione dei redditi.
  • Le tasse (26%) vengono calcolate tramite i quadri RT, RM, RW e versate tramite F24.

Pro:

  • Puoi compensare minusvalenze tra diverse piattaforme
  • Gestione flessibile di tempi e strumenti
  • Ideale per chi ha investimenti in più conti, broker esteri o crypto

Contro:

  • Maggiore complessità
  • Necessaria la tenuta dei documenti (estratti, certificazioni)
  • Rischio di errori e sanzioni se non gestito correttamente

📊 Tabella di confronto sintetico

AspettoRegime AmministratoRegime Dichiarativo
Tassazione automatica✅ Sì❌ No
Obbligo dichiarazione❌ No✅ Sì
Compensazione minusvalenze❌ Solo interno✅ Anche tra conti
Gestione cripto o estero❌ No✅ Sì
Complessità gestionale🔹 Bassa🔸 Alta
Maggior controllo fiscale❌ Limitato✅ Totale

🔁 Posso cambiare regime?

Sì. Puoi:

  • Richiedere il passaggio al regime dichiarativo comunicandolo all’intermediario entro il 31 dicembre per applicarlo dall’anno successivo.
  • Tornare all’amministrato in modo analogo.

🔔 Attenzione: il passaggio non è retroattivo e vale solo per i movimenti successivi.


🧠 Quando conviene uno rispetto all’altro?

Profilo InvestitoreRegime Consigliato
Principiante, pochi strumenti✅ Amministrato
Investitore attivo su più broker✅ Dichiarativo
Criptoinvestitore✅ Dichiarativo
Chi vuole compensare minusvalenze✅ Dichiarativo
Chi cerca semplicità totale✅ Amministrato

🧾 Documentazione necessaria nel regime dichiarativo

  • Estratti conto annuali
  • Report delle operazioni
  • Certificazioni di plus/minusvalenze
  • Valori di acquisto/vendita
  • Valutazioni finali (per RW/IVAFE)

📌 Consiglio pratico

Hai minusvalenze residue o investimenti in più conti? Il regime dichiarativo ti permette di ottimizzare il carico fiscale, anche se richiede più attenzione. Se invece hai un unico conto titoli e non vuoi complicazioni, l’amministrato va benissimo.

💡 Valuta anche una consulenza fiscale specializzata se operi in crypto, crowdfunding o ETF internazionali.

Ideatore di M per MONEY, divulgatore di finanza personale e creatore di contenuti. Credo che ogni euro conti, davvero. Per questo mi impegno ogni giorno a rendere la finanza semplice, concreta e accessibile, senza tecnicismi inutili e senza illusioni. Aiuto le persone a gestire meglio i soldi, fare scelte consapevoli e costruire un futuro più sereno, un euro alla volta. Nel blog troverai idee, strumenti e riflessioni pratiche, spesso ispirate dai video che pubblico su YouTube ma pensate per accompagnarti anche nella lettura. 👉 Scopri di più su di me nella pagina Chi sono oppure iscriviti alla newsletter gratuita per non perderti nulla.