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Finti Bonus INPS e Cashback: Come Riconoscerli e Difendersi

Finti Bonus INPS e Cashback: Come Riconoscerli e Difendersi

Negli ultimi anni, le truffe legate ai falsi bonus INPS e ai cashback fraudolenti si sono moltiplicate. I criminali sfruttano notizie di veri incentivi statali o promozioni bancarie per creare finti annunci che promettono rimborsi o bonus economici. Il risultato? Le vittime rischiano di fornire dati personali, bancari o di effettuare pagamenti inutili senza mai ricevere nulla in cambio.

Come Funzionano i Finti Bonus INPS

Le truffe sui falsi bonus previdenziali si basano su comunicazioni apparentemente ufficiali che spingono l’utente ad agire rapidamente. Ecco i metodi più usati:

  • Email e SMS contraffatti: Arriva un messaggio che sembra provenire dall’INPS, con la richiesta di inserire i propri dati su un sito fasullo.
  • Siti falsi simili a quelli istituzionali: I truffatori creano portali che imitano perfettamente quelli ufficiali, con loghi e grafica molto simili.
  • Richiesta di dati bancari: Per “ricevere il bonus”, si chiede di inserire IBAN o numeri di carta di credito.
  • Richiesta di pagamento anticipato: Alcuni siti fraudolenti chiedono un piccolo pagamento per “sbloccare il bonus”.

Come Funzionano i Cashback Fraudolenti

Le truffe legate ai cashback sfruttano la popolarità dei programmi di rimborso sulle spese quotidiane:

  1. Finti programmi di cashback: Promettono rimborsi elevati per acquisti, ma in realtà sottraggono i tuoi dati finanziari.
  2. App ingannevoli: Alcune applicazioni fraudolente simulano piattaforme di cashback, ma chiedono informazioni sensibili che poi vengono usate in maniera illecita.
  3. Promozioni via social o email: Gli utenti vengono attirati con offerte di rimborsi, ma devono registrarsi su siti poco affidabili.
  4. Sistemi piramidali: Alcuni cashback falsi funzionano come schemi Ponzi, dove i primi iscritti guadagnano solo se nuovi utenti si iscrivono.

Segnali per Riconoscere una Truffa

  • URL e indirizzo email sospetti: Se il dominio del sito o l’indirizzo email non corrispondono a quelli ufficiali, è un segnale di pericolo.
  • Richiesta di dati personali e bancari: Gli enti pubblici NON chiedono di inserire dati bancari via email o SMS.
  • Errori grammaticali nei messaggi: Le comunicazioni ufficiali sono ben scritte, mentre i messaggi truffaldini spesso contengono errori.
  • Urgenza e pressione psicologica: “Ultimo giorno per richiedere il bonus!”, “Agisci ora per non perdere il cashback!” sono frasi spesso usate dai truffatori.

Come Proteggersi

  • Verifica sempre sui siti ufficiali (INPS, banche, istituti finanziari) se un bonus o cashback esiste realmente.
  • Non cliccare su link sospetti ricevuti via SMS, email o social.
  • Non fornire dati bancari se il mittente non è verificato.
  • Usa solo programmi di cashback ufficiali, con recensioni affidabili e riconosciuti da enti certificati.
  • Segnala le truffe a Polizia Postale o autorità competenti per proteggere altri utenti.

Cosa Fare Se Sei Stato Vittima

  1. Blocca immediatamente la carta o l’account se hai condiviso dati sensibili.
  2. Contatta la banca per verificare se puoi ottenere un rimborso.
  3. Segnala l’accaduto alla Polizia Postale o ai servizi di sicurezza digitale.
  4. Avvisa amici e parenti, per evitare che cadano nella stessa trappola.

Ideatore di M per MONEY, divulgatore di finanza personale e creatore di contenuti. Credo che ogni euro conti, davvero. Per questo mi impegno ogni giorno a rendere la finanza semplice, concreta e accessibile, senza tecnicismi inutili e senza illusioni. Aiuto le persone a gestire meglio i soldi, fare scelte consapevoli e costruire un futuro più sereno, un euro alla volta. Nel blog troverai idee, strumenti e riflessioni pratiche, spesso ispirate dai video che pubblico su YouTube ma pensate per accompagnarti anche nella lettura. 👉 Scopri di più su di me nella pagina Chi sono oppure iscriviti alla newsletter gratuita per non perderti nulla.